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STREGA AI FORNELLI: CUCINA VEGETALE IN TRENTINO

La primavera in Val di Fiemme è un'esperienza a tutto tondo: esplode la natura e i prati si arricchiscono di erbe appetitose. Grazie a queste si possono preparare, in poco tempo, ma con ottimi risultati, piatti vegani o vegetariani, innovativi, salutari e ricchi di sapore.

Vi svelo un segreto: quando sento il bisogno di rigenerarmi, prendo il cestino (rigorosamente di vimini) e vado per boschi e radure alla ricerca di ingredienti sempre diversi per comporre una delle mie "pozioni magiche": una corroborante zuppa vegetale!


Per esempio...

Per due persone raccolgo le foglie di 10 steli di Buon Enrico (o Spinacio di Montagna), le foglie di 4 steli di Chenopodium album, le foglie di 10 steli di silene, quelle di 5 steli di borsa del pastore e di 2 steli di achillea. A queste aggiungo poi 3 cimette di ortica, 2 ciuffi di tarassaco, 2 di piantaggine, 5 foglie di acetosella, dei fiori di trifoglio e di sambuco.


Per la preparazione trito 2cm di porro e lo scaldo in pentola con 1 cucchiaio di olio evo e 1 di acqua. Lavo con attenzione tutte le foglie e le unisco al porro; aggiungo 3 cucchiai di miglio, sale e acqua quanto basta. A questo punto, 20 minuti per la cottura dovrebbero essere sufficienti. Passo poi a frullare il tutto profumando con abbondante maggiorana e timo freschi, aggiungendo a discrezione magari anche una foglia di melissa.


Essendo tale zuppa un vero emblema del comfort food, la servo in tavola nei vecchi piatti della nonna Germana, decorandola infine con dei petali di trifoglio rosa e con fiorellini di sambuco: il risultato è una coccola per il corpo e per l'anima!


Unica raccomandazione: raccogliete soltanto piante che conoscete, oppure, più semplicemente, venite al Park Hotel Azalea, così andremo a scegliere le erbe perfette e le cucineremo insieme, con la dovuta distanza di sicurezza, ma con più allegria!


Paola (nostra chef, nonché "strega")




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