La nostra missione per la sostenibilità prevede un grande impegno nella divulgazione e nel confronto con le realtà che condividono i nostri valori.
In qualità di eco hotel in Trentino, paladino di una ricettività e di una ristorazione sostenibile, siamo stati invitati all'evento Futura Expo 2022 a Brescia. Abbiamo accettato con grande gioia e ci siamo impegnati a divulgare la nostra idea di cucina sostenibile innovativa.
FUTURA è uno spazio che rappresenta una visione di futuro realistico e sostenibile, in cui Uomo, Natura ed Economia possano convivere insieme in armonia (scopri di più: www.futura-brescia.it).
L'obiettivo è quello di costruire e far crescere una rete di società, organizzazioni e imprese che con il confronto sviluppino soluzioni alternative volte ad un'accelerazione ecologica dell'economia. Il confronto dei progetti all'avanguardia fa da propulsore per la nascita di idee per uno sviluppo sostenibile, ora più che mai di vitale importanza.
Gli attori coinvolti sono diversi e tutti stimolanti, ma la nostra struttura si riferisce specificatamente ad un'idea sostenibile di ricettività e ristorazione.
Siamo stati chiamati a parlare dei nostri concept innovativi che rendono la nostra cucina sostenibile.
Leggi l'intervista:
Moderatore: Cosa vuol dire nella ristorazione la parola sostenibilità? Che tipo di impronta hai cercato di dare alla tua ristorazione in hotel?
Manuela: Vuol dire cucinare senza sprechi, con prodotti bio e stagionali, che si deteriorano meno.
Se possibile dedicarsi alla coltivazione di parte dei propri prodotti come facciamo noi nel nostro orto biodinamico (leggi: L'ORTO SOCIALE DELL'ECO PARK HOTEL AZALEA).
Lavorare creativamente per rielaborare gli avanzi, limitando quindi gli sprechi.
Cucinare riferendosi alle cucine ecologiche e salutari, come quella crudista, mantenendo i fuochi ad un massimo di 45 gradi. Ora più che mai, in questo momento storico, è di primaria importanza evitare lo spreco energetico.
Avere fornitori regionali e che seguono una condotta etica e sostenibile.
Moderatore: Ristorante vegan, vegetariano e crudista in Val di Fiemme: da dove sei partita per costruire questo concept?
Manuela: Il concept è nato nel lontano 2008. In seguito alla ristrutturazione in bioedilizia dell’hotel. Abbiamo elaborato una colazione completamente bio ed effettuato una scelta di vini esclusivamente regionali per la nostra cantina.
Nel 2009 abbiamo cominciato ad inserire i primi menu senza carne e pesce (di mare), mantenendo una scelta di trota bio di Predazzo.
In un ottica sempre più etica e sostenibile, nel 2020 abbiamo iniziato ad elaborare una cucina 100% vegetale.
Moderatore: Quali sono i punti cardine per struttura un menù come il vostro?
Manuela: A colazione abbiamo un buffet vegetale e un mini buffet vegetariano accanto, con le uova di un contadino di un paese vicino e i prodotti caseari del caseificio di Cavalese. L’ospite vegano ha così chiarezza sul buffet e quello onnivoro trova anche la parte non vegana.
Il menu è costituito da cinque elementi: buffet conviviale al tavolo a sorpresa, entrata, tre portate di cui due a scelta e il dessert. Il menu presenta inoltre una variazione per bambini. Riduzione e semplicità sono sinonimo di sostenibilità e di freschezza.
un nostro menu estivo
Moderatore: Da quando hai indirizzato la tua offerta ristorativa sul tema veggie come è cambiato il posizionamento dell’hotel? Sei riuscita ad intercettare un mercato nuovo? I tuoi vecchi clienti ti hanno seguita?
Manuela: Abbiamo trovato nuovi ospiti che vedono in noi la possibilità di sperimentare una vacanza olistica di benessere adatta anche alle famiglie.
Gli ospiti fidelizzati ci hanno seguito con un atto di fiducia e di curiosità. Alcuni no per paura di non mangiare carne. La nostra esperienza vegetale è per tutti ma ha bisogno di ospiti curiosi aperti e tolleranti.
Moderatore: Sostenibilità in cucina vuol dire anche sprechi e packaging: come sono gestiti questi aspetti in cucina?
Manuela:
Controllate sempre i bidoni
questo è il mantra.
La cucina vegetale aiuta alla riduzione dello spreco e al recupero creativo dei resti.
Uso di prodotti di pezzatura grande per ridurre il packaging.
Plastic-less dove è possibile e attenzione al tipo di plastica riciclabile. Vuoti a rendere anche per il detersivo lavapiatti e lava bicchieri.
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